Mentre in Italia è guerra al gioco, in Francia il governo chiede “aiuto” a Lotto e Gratta & Vinci per salvaguardare il patrimonio culturale
Mentre in Italia il Governo attacca a testa bassa il settore del gioco – introducendo il divieto di pubblicità e innalzando la tassazione per le aziende del settore – in Francia pensano al gioco come una fonte di aiuto per salvare il patrimonio culturale. Oltralpe è stato infatti lanciato il ‘Lotto del patrimonio’, una nuova iniziativa per salvare i monumenti a rischio. Il ‘Lotto del Patrimonio’, a cui si accompagna anche una sorta di ‘Gratta e Vinci’, ambisce a finanziare le spese di ristrutturazione di quei monumenti che i singoli Comuni non riuscirebbero a coprire da soli. In totale, sono 18 i luoghi che verranno sostenuti in modo prioritario. Tra questi figurano una fortezza ottocentesca, una piccola isola bretone, la casa dello scrittore Aimé Cesaire in Martinica e un acquedotto romano. E’ stata anche prevista una lotteria con biglietti a 15 euro organizzata in occasione delle Giornate del Patrimonio da cui si stimano introiti tra i 15 e i 20 milioni di euro.
In Italia eravamo avanti anche in questo ambito. Prima del ridimensionamento del settore e dei vari interventi coercitivi, grazie al Lotto il nostro Paese ha potuto contare su interventi importanti per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Dal 1997 Lottomatica ha investito nel patrimonio artistico e culturale italiano qualcosa come 1,8 miliardi di euro, una cifra che ha consentito la rinascita di capolavori dell’arte mondiale tra cui il Mosé di Michelangelo, conservato in San Pietro in Vincoli, a Roma, protagonista di una lunga campagna di restauro e di una nuova illuminazione proprio grazie al finanziamento del Gioco del Lotto. Ma sono innumerevoli le opere e i monumenti restaurati negli anni, che vanno dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto, a Padova, a Villa d’Este a Tivoli, passando per il Palazzo Ducale di Mantova, il Pantheon e la Domus Aurea a Roma, il teatro greco di Siracusa, così come piccole chiese, musei e monumenti meno noti, ma fondamentali per l’identità culturale del nostro Paese.
Fonte: www.agimeg.it
